Ci si accosta a questo libro con aria sospetta e furtiva. La twitteratura a volte può essere estremamente fallimentare. Ma non è il caso dell’esperimento letterario della canadese Jennifer Egan, Scatola Nera, che invece va nella giusta direzione.
Un intero libro strutturato da un susseguirsi di brevi frasi di 140 caratteri al massimo, tweet appunto, a primo impatto potrebbe spaventare. O per lo meno creare perplessità. Ma non appena si dà il via alla lettura, il ritmo cadenzato e lieve conduce fino alla fine del libro alla velocità di un sospiro. In alcuni tratti il ritmo assume quasi la musicalità di un verso latino.
Dissoltisi i dubbi stilistici si entra in una storia di spionaggio tra il surreale e il fantascientifico: quella di un’eroina volontaria impegnata in una missione segreta per il suo paese, l’America. E così i tweet cominciano a configurarsi come istruzioni impartite da un io-comandante esterno a un agente-subordinato:  l’io narrante si trasforma in un io tweettante, sovvertendo tutte le categorie narratologiche. Questo non è solo un impassibile superiore che dà ordini, ma più volte si trasforma anche in un fine conoscitore dei pensieri e delle emozioni della volontaria, la Bellezza, specie quando questa vive situazioni di pericolo estreme. Riesce così a entrare nella sua psiche e confondersi direttamente con lei e coi suoi pensieri. 
E finisce che spesso e volentieri l’io tweettato e l’io tweettante si confondono e s’interscambiano.
Per cui si susseguono anche tweet sulla storia personale e privata della protagonista, si scandaglia il suo animo e si palesano le sue paure; si prevedono addirittura sue mosse e s’interpretano suoi possibili scatti.
Una madre bugiarda, un padre famoso ma mai conosciuto, un marito amato ma lontano…
La pregnanza delle frasi a volte sconvolge e ci si chiede come possano rientrare in uno stramaledetto e brevissimo tweet. Eppure ci stanno. Ci rientrano tutte. Ho fatto la prova.
Sarò pazzo? Non meno della Bellezza. E di Jennifer Egan.

[Questa recensione è stata inserita nella rassegna stampa del libro all’interno del sito di minimum fax. Un grazie particolare va alla redazione. E anche a chi me lo ha regalato!]

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