Il numero 7 di SPAZIO, che ho avuto modo di sfogliare, si intitola Leggere.
Un verbo molto caro alla redazione e attuale in questo periodo che si parla di equiparare l’IVA tra i e-book e libri cartacei e che a Milano sta per inaugurarsi la terza edizione di Bookcity!
Un verbo molto caro alla redazione e attuale in questo periodo che si parla di equiparare l’IVA tra i e-book e libri cartacei e che a Milano sta per inaugurarsi la terza edizione di Bookcity!
Gli autori della rivista sono convinti che in un mondo dove
succedono moltissime cose i sensi vanno affinati per
imparare a “leggere” i segnali importanti, le informazioni che
aiutano a comprendere meglio la realtà.
Questo numero di Spazio segna anche un rinnovato impegno
da parte della redazione e degli illustratori.
succedono moltissime cose i sensi vanno affinati per
imparare a “leggere” i segnali importanti, le informazioni che
aiutano a comprendere meglio la realtà.
Questo numero di Spazio segna anche un rinnovato impegno
da parte della redazione e degli illustratori.
fondo a tutta la sua maestria nell’uso delle parole (a tratti un po’ troppo difficili per i bambini) e delle storie
da raccontare. Ricordi, memorie, ritratti di una realtà complessa
che spazia dalla natura alla chiromanzia, fino ad arrivare ai
contesti sociali e, finalmente, alla lettura dei libri. A illustrare il
suo excursus Roberta Maddalena. In Cose Grandi Dette Chiare si parla di dislessia.
L’illustrazione è di Ailadi Cortelletti.
Parla Come un Bimbo questa volta ha come protagonista
Marco Philopat, scrittore, editore e narratore di storie eroiche
e rivoluzionarie.
La Metropoli Bambina infine è un invito a leggere anche
quello che sembra minuscolo o casuale, come i nomi delle vie
nelle città, perché dietro ogni nome c’è una storia importante da
raccontare.

SPAZIO è in distribuzione nelle Città del Sole di tutta Italia e sul sito www.spaziomag.it