La morte è dietro l’angolo

Ci deve essere un topo che si arrampica lungo la pergola, si avvicina ai grappoli d’uva e se li mangia tutti, sputando la parte esterna e assaporando la parte più dolce. La vedi sotto in corrispondenza la montagnetta di acini viola in decomposizione? Quest’anno non è un’annata buona, né di uva né di castagne. Però di funghi ce n’è. Dice che arriva la gente dai paesi di mare a raccoglierli, macchine e macchine sopra e sotto ogni giorno.

Lo hai saputo chi è morto? Il padre del compagno tuo delle medie, o delle elementari. Dice che una cosa improvvisa, nessuno se lo aspettava. Ma nemmeno io sto molto bene, che vuoi l’età c’è, i dolori pure. Il posto al camposanto comunque ce l’ho ed è già pagato.

La sera ormai un po’ di fuoco ci vuole, ma di giorno tutto sommato si sta bene. Trent’anni fa a quest’ora eravamo già con il cappotto, tant’è che c’è il detto che a Tutti i Santi, la neve è già ai lati della strada. Ma ormai non si capisce più niente, il tempo è impazzito: un po’ fa caldo, un po’ fa freddo, non sai più come vestirti. Dice che quest’anno arriverà l’influenza più forte degli ultimi secoli, speriamo bene.

No, ma tanto qui non c’è niente, che cazzo fai? Non lo vedi? Sul corso di sabato sera non c’è nessuno, se il pub è chiuso ci sono solo ragazzini di altri paesi che vengono qui a fare baccano. Dice che ormai circola di nuovo droga come negli anni ’90. Ve ne siete andati tutti e qui siamo rimasti in pochi. Che dobbiamo fare?

Ma l’hai saputo che il prete ha cancellato il catechismo, le comunioni, le cresime, tutto? Abbiamo fatto per anni le cose così ed è andato bene a tutti. Ora arriva lui e bisogna cambiare tutto? Cominciasse a fare la predica più breve che noi la domenica abbiamo da fare. Dice che hanno fatto pure una raccolta di firme per il vescovo per mandarlo via, ma ancora qua è.

Se ci vediamo Buongiorno, Buonasera, e finisce lì. Io non voglio averci niente a che fare. Ora pensa se io mi posso fare il sangue amaro per una casa vecchia che sta cadendo a pezzi. Tutti gli eredi vorrebbero venderla, pure quelli dell’Australia, tranne loro. Che aspettano, che moriamo tutti e che se la appioppano loro? Che se la tenessero, un pensiero in meno.

Vuoi ancora pasta? 

Foto in alto: Vicoli calabresi di Fabio Merico

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