[…continua dal Manuale di sopravvivenza ai colloqui di lavoro – Lezione 1]
CONOSCENZA. Dopo la fatidica stretta di mano, hai ancora qualche carta da giocarti. Inizia l’intervista. Per prima cosa si scuseranno per l’attesa e ti chiederanno se hai fatto fatica a trovare il posto. Tu dovrai fingerti entusiasta di aver atteso più di mezz’ora in una saletta angusta, nonché navigatore satellitare esperto che ha trovato l’ufficio a colpo sicuro.

Evitare di iniziare con: “Allora… ecco… dunque… Sono Caio, ho 25 anni e mezzo, vengo dalla Calabria” e altre stronzate simili, perché si rischia di sembrare una partecipante alle selezioni di Miss In Gambissima sul lungo mare di Salerno.
Elencare in ordine cronologico le esperienze di studio e professionali, evitando magari di includere tra le prime le lezioni di recupero di matematica che prendevi alle medie, o nelle seconde l’aver spalato la neve dal vialetto di tua nonna. Anche se fanno numero, non impressionano più di tanto gli intervistatori.
Elencare in ordine cronologico le esperienze di studio e professionali, evitando magari di includere tra le prime le lezioni di recupero di matematica che prendevi alle medie, o nelle seconde l’aver spalato la neve dal vialetto di tua nonna. Anche se fanno numero, non impressionano più di tanto gli intervistatori.
“E ci dica: si aspettava di essere richiamato da noi?”. La risposta da dare è ovviamente una: sì! Mai titubare, mai sospirare, mai esitare. Regola principale dei colloqui è di dare sempre la risposta diversa da quella che vorreste dare, o per lo meno quella falsa.

Ecco un discorso del genere è una lasciapassare assicurato per fare lo spalatore di vialetti a vita!
[Vai alla terza lezione]
5 commenti
di quella????????
Era un piccolo errore di formattazione, cara/o anonima/o! 🙂
Fantastico! 😀
ciao lo conoscete?
il Manuale di sopravvivenza al colloquio di lavoro
http://www.bookrepublic.it/book/9788868555870-manuale-di-sopravvivenza-al-colloquio-di-lavoro/
Griderei "Al plagio, al plagio!"