Libri, film e idee a casa dello scrittore Giuseppe Berto

Non è difficile immaginare quali furono i motivi che spinsero lo scrittore veneto Giuseppe Berto a costruire e ristrutturare, con le proprie mani, un gruppo di case affacciate sulla Costa degli Dei, in Calabria, per farne il suo buen retiro.

Dal costone di Capo Vaticano a picco sul mar Tirreno, nel Comune di Ricadi,  lo sguardo si perde tra le onde solcate da Ulisse ed Ercole. E abbraccia, da destra a sinistra, il Golfo di Sant’Eufemia, le Isole Eolie, con Stromboli e Vulcano svettanti.  Fino al punto in cui Scilla e Cariddi terrorizzavano i marinai, giungendo, nei giorni tersi, a scorgere la cima dell’Etna.

Qui Giuseppe Berto, uno dei maggiori scrittori del secondo Novecento italiano, scrisse in due mesi, nel 1964, Il male oscuro. Romanzo vincitore del Viareggio e del Campiello, nonché besteseller da centomila copie: ispirato dall’odore di resina, dalla brezza marina e dall’eco del mare che s’infrange sullo scoglio Mantineo, dal nome della sibilla Manto che qui risiedeva e dispensava vaticini ai naviganti; da cui Capo Vaticano.
Estate a Casa Berto 2023: libri, film e idee a casa dello scrittore Giuseppe Berto, sulla Costa degli Dei- immagine 3
Da Casa Berto è possibile scorgere la strepitosa spiaggia di Praia I Focu, raggiungibile solo via mare o percorrendo i 450 gradini della scala privata di casa Berto (Foto Getty)

Tra quelle case Berto allestì un night per far ballare i suoi ospiti al chiaro di luna e, qualche anno più tardi, anche un ristorante casalingo per deliziarli con le materie prime del territorio. Tutto intorno, intanto, il giardino cresceva rigoglioso grazie alle attenzioni dello scrittore che, in quella specie di olimpo che si era costruito, provava a convivere coi suoi fantasmi e con la depressione, protagonista di quel suo libro d’esordio.

Qui, da otto anni a questa parte, quando il sole viene inghiottito dallo Stromboli, va in scena il Festival Estate a Casa Berto. Curato da Marco Mottolese e da Antonia Berto, figlia dello scrittore morto 45 anni fa e animatrice del Premio letterario che porta il nome di suo padre.

Commentano i due direttori: «Ricordare ogni estate il nome dell’autore del Male oscuro per ipotizzare nuovi orizzonti. Segnare nuove rotte sul territorio coinvolgendo artisti, scrittori, cineasti e giornalisti. È questa la linea che seguiamo da otto anni celebrando, in un luogo mitologico quale Capo Vaticano, le intuizioni di Berto, la sua rivoluzione letteraria. E coinvolgendo una comunità che riesce sempre a dare qualcosa di speciale a questo che noi chiamiamo “family festival”. Perché lo spettacolo non è solo sul palco ma nella magia della terra che ci ospita e nella convivialità spontanea e sincera tra chi fa spettacolo e chi assiste».

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